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A Paraloup il pastore Gian Vittorio Porasso vive, pascola e produce

Il progetto di Rinascita Pastorale Alpina

Nel quadro di una visione di medio-lungo periodo ispirata dalla volontà di rigenerare Borgata Paraloup riportandoci la vita, la cura del territorio e la produzione in una logica di economia circolare, anche quest’anno il pastore Gian Vittorio Porasso de La Servaja si è trasferito a Paraloup per vivere in una delle baite di Paraloup, pascolare il suo gregge di capre di Roccaverano e caseificare a poche centinaia di metri dalla Borgata.

Il suo processo di insediamento si inserisce all’interno del progetto di “Rinascita Pastorale Alpina” della Fondazione Nuto Revelli, che si pone come obiettivo quello di completare il ritorno alla vita nella rinata borgata alpina di Paraloup attraverso la promozione di un insediamento produttivo stanziale in loco che, oltre a costituire un esempio di messa a valore delle terre marginali montane per la produzione di reddito, possa porsi come modello replicabile per ulteriori operazioni di ritorno sostenibile alla vita in montagna.

Per il perseguimento di questo obiettivo, è stata istituita l’Associazione Fondiaria Valli Libere per il conferimento al pastore di terreni inutilizzati e abbandonati. Questa associazione è promossa da vari attori: la Fondazione Nuto Revelli Onlus, Borgata Paraloup, il Sindaco del Comune di Rittana Giacomo Doglio, l’Unione Montana Valle Stura, il professor Andrea Cavallero, già docente dell’Università degli Studi di Torino presso il dipartimento di DISAFA.

Photo credits: Stefan Neuhauser

Il pastore Gian Vittorio Porasso

Gian Vittorio Porasso, de La Servaja, è produttore di formaggio di capra, ed è un pastore facente parte della rete dei produttori di Slow Food. Con la volontà di salvaguardare la biodiversità del territorio, Gian Vittorio ha scelto di allevare le capre di Roccaverano, una razza autoctona in via di estinzione, rustica e forte, adatta al pascolo in condizioni ambientali e climatiche difficili e di trasferire la sua attività produttiva dalla sua sede a Castelnuovo di Ceva a Borgata Paraloup per la stagione estiva del 2023.

Le attività in programma

Portare un gregge di capre a Paraloup è più di quello che può sembrare, significa riportare un’attività produttiva in una zona marginale dopo decenni di abbandono, recuperare aree di bosco non mantenute, abitare e riportare la vita in montagna, praticando nuove forme di resistenza.

Per questo vogliamo raccontare questa storia di rinascita, attraverso la realizzazione di un docu-film, a testimonianza del ruolo di questo luogo come laboratorio a cielo aperto, per un ritorno sostenibile alla vita, alla cultura e al lavoro in montagna.

Questo progetto è possibile grazie a:

Fondazione Nuto Revelli , Comune di Rittana, Associazione Fondiaria Valli Libere, Unione Montana Valle Stura, Slow Food, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, La Servaja, Montura, Ferrino, Baladin, Il Bosseto, Hilberg Pasquero, Berretta Impianti.

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