UNITA RURAL MOBILITY 2023: le studentesse raccontano la loro esperienza
Nel mese di luglio quattro studentesse internazionali hanno scelto Borgata Paraloup come meta per il programma di Mobilità Rurale Erasmus di UNITA – Universitas Montium. Il progetto, organizzato dall’alleanza UNITA coordinata dall’Università degli Studi di Torino, offre alle studentesse e agli studenti l’opportunità di vivere un’esperienza di stage formativo in un ambiente rurale.
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Per un periodo di tre settimane, le ragazze hanno risieduto, svolto attività e contribuito alla vita della Borgata con le loro differenti esperienze e punti di vista. Si sono dedicate a vari settori, tra cui il coordinamento delle attività sociali, la creazione di reti all’interno della comunità, il turismo responsabile, la rigenerazione delle tradizioni pastorali e l’analisi della questione di genere nell’ambito montano.
Le studentesse provengono da diverse culture e corsi di studio: ciò ha favorito lo scambio reciproco di conoscenze, consentendo loro di collaborare in ogni progetto, e supportarsi a vicenda.
Jeaneth (23, studentessa triennale di Gestione delle Informazioni, Università di Saragozza), originaria del Messico, e responsabile della gestione social media e grafiche, descrive il suo periodo in Borgata:
“La mia esperienza con la mobilità rurale in Borgata Paraloup è stata più sorprendente di quanto mi aspettassi, dal momento che qui puoi respirare la Storia e i cambiamenti avvenuti in questo luogo speciale.
In queste settimane il soggiorno con le mie colleghe Alessandra, Michela e Rafaëla è stato molto inclusivo: abbiamo condiviso le nostre esperienze e competenze, imparando a lavorare tra di noi. Con la consulenza delle nostre tutor Paola e Beatrice, abbiamo creato contenuti social per la diffusione virtuale del centro culturale: eventi, servizi e collaborazioni con produttori locali. Ma senza dimenticarci di goderci questo bellissimo contesto di montagna, grazie alle passeggiate al Chiot Rosa, al Monte Tajarè e all’Alpe di Rittana!”
Michela (26, studentessa magistrale di Scienze Internazionali, Università di Torino), che si è dedicata al networking della Borgata e al progetto di Rinascita pastorale alpina –portato avanti dalla Fondazione Nuto Revelli–, spiega le motivazioni che l’hanno portata a scegliere Paraloup:
“Ho scelto di partecipare al progetto Unita perché sono appassionata di montagna e aree rurali, e credo che ognuno debba ricercare la propria dimensione nel posto in cui sta meglio, non sentendosi obbligato o obbligata a cercare un lavoro in città perché si pensa che solo lì ci siano opportunità.
Ridando voce e vita alle aree rurali penso sia possibile ritrovare saperi dimenticati e una cultura che spesso è sottovalutata o relegata ai margini della storia.
Paraloup era il posto migliore per me: montagna, storia e un focus particolare sulla memoria femminile. Qui mi sono ritrovata a dialogare con un pubblico molto eterogeneo, con provenienze geografiche diverse, mi sono appassionata alla pastorizia d’alpeggio e alla fine dell’orario lavorativo potevo facilmente salire a camminare al Tajarè e all’Alpe di Rittana.
Immagino che molti abbiano desiderio di montagna e di natura e un posto come questo rappresenta una piccola testimonianza su come sia possibile vivere e far rivivere queste aree da tempo abbandonate e ora recuperate.”
Alessandra (28, studentessa magistrale di Lingue e Letterature moderne europee e americane, Università di Torino), che si è occupata del copywriting per il sito e i social media, racconta com’è stato vivere e lavorare in Borgata:
“L’incredibile storia di Resistenza di questo luogo e la bellezza delle valli cuneesi mi hanno incoraggiata a scegliere Paraloup come destinazione per la mobilità Unita. Comunità, sostenibilità e Storia qui s’incontrano dando origine a un posto unico: vivere e lavorare con le mie colleghe in questa realtà è stato a dir poco rigenerante, e un’esperienza straordinaria.
In base alle nostre competenze, ci siamo dedicate ad ambiti diversi, ma collaborando tra noi, trovando un equilibrio tutto nostro. Abbiamo imparato molto sulla storia di queste valli, sulla caseificazione del formaggio, sullo spirito di condivisione, sulla natura e fauna che circonda la Borgata, e in generale su com’è la vita in una piccola comunità rurale di montagna.
Trovo che oggi il recupero e la rivitalizzazione di queste zone sia fondamentale per preservare la memoria e le tradizioni locali che altrimenti andrebbero perse, oltre che per ridare speranza a chi sogna una vita diversa da quella sedentaria di città.“
Rafaëla (21, studentessa triennale di Economia e Management, Università di Pau), di origini haitiane, ha gestito la creazione di contenuti social e grafiche e il profiling degli ospiti. Ecco come descrive la sua esperienza a Paraloup:
“Partecipare al progetto Unita in Borgata Paraloup è stata un’esperienza incredibilmente arricchente. Durante il mio soggiorno qui, non solo ho messo in pratica le mie competenze in materia di profiling, grafica, social media e comunicazione sostenibile, ma ho anche raccolto preziose informazioni dagli altri partecipanti al progetto Unita e dallo staff. Inoltre, ho avuto l’opportunità di approfondire la storia di Paraloup, un simbolo significativo della resistenza in Italia.
Inoltre, mi è piaciuto assaporare gli autentici piatti piemontesi preparati dallo chef Fabio e conoscere meglio le capre del pastore Gian Vittorio e la loro importanza nei pascoli locali.
Soprattutto, ciò che mi ha colpito è stata la possibilità di lavorare in un paesaggio verde e rigoglioso, respirando l’aria fresca e ammirando la maestosa vista delle montagne, che mi ha fatto rivivere i ricordi della mia terra d’origine“.
L’esperienza delle quattro studentesse a Borgata Paraloup durante il progetto Unita è stata un viaggio di scoperta, collaborazione e crescita personale. Hanno dimostrato come l’incontro di culture diverse e il lavoro sinergico possano contribuire al recupero e alla rivitalizzazione delle zone rurali, preservando la memoria storica e riscoprendo tradizioni autentiche.
Borgata Paraloup si è rivelata un luogo speciale, capace di ispirare e rigenerare chi vi abita e lavora, offrendo l’opportunità di vivere una vita diversa, in armonia con la natura e la comunità locale.
Sperando di rivederci presto, un grande ringraziamento a tutto il team di Paraloup per aver reso il nostro soggiorno indimenticabile!
Alessandra BERTACCINI, studentessa italiana del progetto di mobilità rurale UNITA.
ENGLISH
In July, four international students chose Borgata Paraloup as their destination for the UNITA – Universitas Montium Rural Erasmus Mobility Programme.
The project is organised by the UNITA University Alliance and coordinated by the University of Turin. It aims to provide the students the opportunity to experience a training internship in a rural environment.
The students lived in Borgata Paraloup for three weeks. They carried out numerous activities and contributed to the life of the Borgata by focusing on various areas: the coordination of social activities, networking within the community, suistanable tourism, the regeneration of pastoral traditions and the gender issue in the mountain environment.
The students come from different cultures and backgrounds: this has fostered a mutual exchange of knowledge and experiences, enabling them to actively collaborate in each project, providing each other support.
Jeaneth (23, degree in Information Management, Università di Zaragoza), social media and graphic manager, describes her period in Borgata:
“My experience with Rural Mobility in Borgata Paraloup was more surprising than what I’d expected. Here you can breath the History and the changes which occured in this special place.
In these weeks my stay with my collegues Alessandra, Michela e Rafaëla was quite inclusive: we shared our different backgrounds and skills, learning how to put them into pratice in our work together. Under our tutors’ guide (Paola and Beatrice), we created social contents aimed to promote Paraloup as a cultural centre, such as events, services and collaboration with local food producers.
However we didn’t forget to enjoy our time here! Thanks to our trekking to Chiot Rosa, Tajarè Mountain and Rittana Alp we relished the opportunity to live in this beautiful mountain context“.
Michela (26, degree in International Sciences, University of Turin) who managed the networking within the Borgata and partecipated in the Alpine Pastoral Revival project carried out by the Nuto Revelli Foundation, explains the reasons that led her to choose Paraloup:
“I chose to take part in the Unita project because I am passionate about mountains and rural areas, and I believe that everyone should seek their own dimension in the place where they feel best, not feeling obliged or compelled to look for a job in the city because you think that only there are opportunities.
By giving rural areas a voice and life, I think it is possible to rediscover forgotten knowledge and a culture that is often undervalued or relegated to the margins of history.
Paraloup was the best place for me: mountains, history and a special focus on women’s memory. Here I found myself conversing with a very heterogeneous public, with different geographic origins, I was passionate about pastoralism in the alpine pastures and at the end of working hours I could easily go hiking at Tajarè and Alpe di Rittana.
I imagine that many people have a longing for mountains and nature, and a place like this is a small testimony to how it is possible to live and revive these areas that have long been abandoned and now recovered.”
Alessandra (28, degree in Modern American and European Languages and Literature, University of Turin) who did copywriting for the site and social media, tells what it was like to live and work in the Borgata:
“The incredible history of Resistance of this place and the beauty of the Cuneo valleys encouraged me to choose Paraloup as the destination for the Unita mobility. Community, sustainability and history come together here, creating a unique place: living and working with my colleagues here has been regenerating, and an extraordinary experience.
According to our competences, we have dedicated ourselves to different areas, but collaborating with each other, finding our own balance. We learnt a lot about the history of these valleys, cheese-making, the spirit of sharing, the nature and fauna surrounding the Borgata, and in general we experienced what life is like in a small rural mountain community.
I find that today, the recovery and revitalisation of these mountain areas is essential to keep alive the memory and local traditions that would otherwise be lost, as well as to restore hope to those who dream of a life different from the sedentary one of the city.”
Rafaëla (21, degree in Economy and Management, University of Pau), of Haitian origin, was in charge of guests profiling and content creation and graphics for social media. This is how she describes her experience in Paraloup:
“Participating in the Unita project in Borgata Paraloup was an incredibly enriching experience. During my time here, I not only applied my skills in profiling, graphics, social media, and sustainable communication but also gleaned valuable insights from the other Unita participants and the staff. Moreover, I had the opportunity to delve deeper into the history of Paraloup, a significant symbol of resistance in Italy.
Furthermore, I enjoyed savoring authentic Piedmontese dishes prepared by Chef Fabio and also knowing more about goats of shepard Gian Vittorio and their importance in the local pastures.
Above all, what truly stood out for me was the chance to work amidst a lush green landscape, breathing in the fresh air, and beholding the majestic view of the mountains—a sight that evoked fond memories of my homeland.”
In conclusion, the students experience in Borgata Paraloup during the Unita project was a journey of discovery, collaboration and personal growth. They demonstrated how the encounter of different cultures and synergetic work can contribute to the recovery and revitalisation of rural areas, preserving historical memory and rediscovering authentic traditions.
Borgata Paraloup proved to be a special place, able to inspire and regenerate those who live and work there, offering the opportunity to live a different life, in harmony with nature and the local community.
Hoping to see you again soon, a big thank you to the entire Paraloup team for making our stay unforgettable!
Alessandra BERTACCINI, Italian student in the UNITA rural mobility project.
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