XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Camminata con i lumini a Paraloup
dalle 17.00
L’associazione Liberavoce OdV ed il presidio di Libera di Cuneo organizzano, in occasione della XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, un momento di riflessione aperto a tutti a Borgata Paraloup in programma per domenica 20 marzo, in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli Onlus e con il patrocinio del Comune di Cuneo.
Questo momento, a seguito dei tragici eventi della guerra in Ucraina, sarà anche un‘occasione per manifestare e riflettere insieme sulla questione Russo-Ucraina.
Il programma
- Ritrovo al Chiot Rosa (Rittana) alle ore 17
- Cammino verso Paraloup con lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e accensione dei lumini
- Arrivo a Paraloup verso le 18, intervento di Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza, Anna Cattaneo, referente provinciale di Libera e di Marco Revelli, presidente della Fondazione Nuto Revelli.
Saranno offerte delle bevande calde ai partecipanti e vi sarà la possibilità di partecipare alla visita guidata al Museo dei Racconti di Paraloup e di cenare presso il Ristoro della borgata.
La visita e la cena potranno essere prenotate direttamente dagli interessati, telefonando al numero 349 6397386 (cena) e al numero 375 5914347 o scrivendo a info@nutorevelli.org (visita al museo).
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Il 21 marzo è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. Siamo certi vi sia un diritto-dovere alla verità: la verità ha un valore pubblico fondamentale per uno Stato che voglia dirsi democratico. È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate.
Leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate.
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